L’estate si sta avvicinando: manca un mese e le temperature cominceranno a diventare più torride, rendendo a dir poco insopportabili alcune ore del giorno. Un rimedio utile per rimanere comodamente a casa o in ufficio è quello dei condizionatori o climatizzatori. Nel corso degli anni questi strumenti sono diventati sempre più sofisticati e tecnologici, facendo dimenticare i primi modelli rumorosi e in grado di sprecare molta energia. Grazie ai condizionatori le temperature degli ambienti chiusi risultano fresche e piacevoli grazie a un apposito liquido refrigerante. Di solito si usa il cosiddetto R32, ma non solo. I vantaggi non sono soltanto relativi alla maggiore sopportazione del caldo. In effetti questi dispositivi permettono di deumidificare e filtrare l’aria, risultando utili anche d’inverno per riscaldare abitazioni e altri luoghi.
Le tipologie presenti sul mercato sono tante, si va da quelli fissi a quelli portatili, senza dimenticare i dual split e gli inverter, con o senza pompa di calore. Avrete sicuramente sentito tutti questi termini ascoltando qualche pubblicità alla televisione o alla radio, ma cosa significano esattamente? Per ogni tipologia c’è ovviamente una spiegazione specifica che vale la pena approfondire per non fare confusione. La scelta dei condizionatori può sembrare complicata ma “rinfrescando” le idee i dubbi andranno via di sicuro.
Ecco i principali modelli in commercio. Le differenze riguardano la tecnologia sfruttata dai modelli. Quelli con pompa di calore consentono anche di riscaldare gli ambienti, una possibilità agevolata dallo scambio termico. Una tipologia molto innovativa è quella inverter. Questi condizionatori rimangono accesi per parecchio tempo consumando però poca energia, un vantaggio non indifferente. Quando si raggiunge la temperatura preferita, infatti, lo strumento riesce a lavorare a basso regime e il clima fresco non va di pari passo con lo spreco di corrente.
I modelli split sono invece quelli con una sola unità refrigerante per ogni unità esterna, diversamente dai dual, trial e multi split, così chiamati in base al numero di strumenti da usare a fronte di un’unica unità esterna. I condizionatori fissi possono essere anche privi di unità esterna: le funzioni sono tutte integrate e il rumore è più basso rispetto ai “concorrenti” con l’unità stessa. Molto interessanti sono i dispositivi portatili, economici e semplici da trasportare come suggerisce il nome. Possono quindi essere spostati da una stanza all’altra, nonostante il consumo energetico vada monitorato in maniera costante.
Tre sono le sigle da tenere bene a mente: BTU (British Termal Unit), la quantità di energia consumata dal condizionatore per rinfrescare o riscaldare la casa; SEER, l’indice di efficienza energetica stagionale; SCOP, l’indice di prestazione stagionale. Tra i principali condizionatori presenti attualmente sul mercato ci sono quelli di Ariel Energia. La nuova gamma di Inverter è un perfetto connubio tra design e tecnologia. Si tratta di strumenti che hanno un aspetto molto armonioso e arrotondato, con tanto di scocca frontale e profilo trasparente. La tecnologia Inverter e gli alti coefficienti SCOP e SEER che abbiamo appena descritto consentono ai climatizzatori di lavorare ai massimi livelli rispettando i requisiti di eco-sostenibilità, riducendo in maniera drastica i consumi.
Ogni funzione può essere tranquillamente controllata tramite il telecomando a raggi infrarossi, con display a cristalli liquidi per avere l’insieme completo dei vari parametri di funzionamento. La tecnologia Dc Inverter permette un’erogazione della potenza graduale e progressiva, senza dimenticare la dose di energia che viene somministrata in base alle effettive necessità di comfort per quel che riguarda l’ambiente. Ariel Energia ha deciso di sfruttare un apposito refrigerante che si chiama R410A. Non è un semplice refrigerante, ma la scelta migliore per quel che concerne il rispetto dell’ambiente. In effetti non danneggia l’ozono grazie alla totale assenza di coloro, per non parlare dei costi di esercizio che vengono ridotti della metà. Infine, vale la pena ricordare che l’accensione e lo spegnimento con la funzione “Timer” possono essere programmati in modo simultaneo nell’arco delle 24 ore.
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