Inodore, incolore e insapore. Sono queste le tre caratteristiche che deve avere l’acqua che esce dai rubinetti delle nostre case. Spesso però il liquido che esce non è raccomandabile per il nostro organismo. Il cloro, ad esempio, rende il tutto meno gradevole e non è l’unica sostanza poco benefica da cui bisogna guardarsi. I depuratori servono proprio a risolvere questo problema. L’acqua che arriva nelle nostre abitazioni è ben controllata, ma può anche accadere che le reti idriche siano meno efficienti e le infiltrazioni hanno in questi casi vita semplice. Il rubinetto può essere sfruttato senza problemi e senza preoccupazioni grazie a una serie di sistemi che hanno come caratteristica peculiare comune la filtrazione dell’acqua. Le tipologie sono diverse.
Tra i depuratori più gettonati e scelti dai consumatori troviamo quelli a osmosi inversa. Il funzionamento è presto detto: l’acqua che scorre in casa viene fatta passare in maniera “selezionata”, cioè quelle che vengono versate nel bicchiere o nella bottiglia sono soltanto alcune particelle. La macchina funziona grazie a una membrana a permeabilità selettiva. In poche parole questa membrana va a ostacolare sali, nitrati e altre sostanze di cui non abbiamo certo bisogno. L’osmosi inversa viene garantita sia grazie a una installazione sotto al lavello che con elementi che si adattano al rubinetto. Di solito per avere un litro di acqua che sia realmente osmotizzata ne servono cinque di acqua “tradizionale”, quindi i consumi vanno considerati con attenzione.
Molto interessanti sono anche i depuratori d’acqua con il sistema di microfiltrazione. Sono economici come quelli a osmosi inversa e prevedono un kit non molto diverso. Il sistema di filtraggio, in questo caso, è semplice e rende l’acqua meno calcarea di quella che esce direttamente dal rubinetto. I sali minerali rimangono comunque intatti e le tecnologie sono varie. Un’alternativa più che valida è quella del carbone attivo. I filtri in questione hanno dei sistemi particolari che riescono a trattenere con facilità gli elementi inquinanti di tipo organico, solventi e pesticidi in primis. Il sapore e l’odore del cloro vengono eliminati in pochi secondi, anche se bisogna ricordare sempre di garantire una manutenzione accurata per un migliore risultato.
Se non siete ancora convinti, allora potete affidarvi a dei depuratori particolari che hanno un nome molto “romantico”. Si tratta dei cosiddetti addolcitori di acqua a scambio ionico. La grandezza è decisamente maggiore rispetto ad altri apparecchi che sono stati appena descritti, bisogna montarli sotto al lavello per garantire un’acqua priva di calcare, senza trascurare mai la manutenzione periodica. Un altro esempio è quello dei depuratori d’acqua con l’addizionatore di anidride carbonica. Si sta parlando di uno strumento che viene ritenuto praticamente infallibile per quel che riguarda l’eliminazione dei germi. Il filtraggio può essere di vario tipo, semplice o complesso a seconda delle esigenze. Il risultato finale è davvero piacevole, soprattutto se si pensa alle sensazioni del palato.
Alcuni suggerimenti possono aiutare a scegliere meglio. In particolare, i depuratori non devono essere acquistati per “sfizio” o come semplice moda. Bisogna installarli in casa soltanto dopo aver esaminato con la massima attenzione i problemi reali dell’acqua. Ovviamente sono fondamentali per chi deve evitare elementi inquinanti e i nitrati di troppo, oltre ai metalli pesanti. Tra l’altro, questi apparecchi sono molto delicati ed è bene essere preparati all’utilizzo per una spesa utile e consapevole. Ecco perché ogni fase della depurazione va approfondita nel dettaglio e non va trascurato nemmeno il periodo esatto in cui si usano gli strumenti. Quando si va in vacanza, infatti, i depuratori rimangono inattivi ed è un peccato lasciarli in questo stato per tanti giorni (se non settimane).
Come si valuta in maniera adeguata l’acqua di un rubinetto? Ogni problema è diverso e va tenuto in debita considerazione. La contaminazione o la presenza di sostanze nocive non riguarda l’intera città in cui si abita, ma alcune zone. Le cause possono essere naturali (l’arsenico, ad esempio, riguarda diversi comuni del nostro paese, come anche il vanadio). L’inquinamento industriale è un’altra causa di cui tenere conto, dunque la vicinanza di fabbriche può incidere sulla presenza di sostanze e metalli di cui non abbiamo certo bisogno. I depuratori in commercio sono tanti e la scelta sembra complicata, ma affidandosi alle aziende specializzate e ai loro esperti si può acquistare il modello giusto e in grado di farci bere la migliore acqua possibile
Lascia un commento