Dal 31 dicembre 2019, data di inizio dell’epidemia di coronavirus, sono state infettate oltre 2000 persone, con un bilancio di 56 morti. Oltre alla Cine, sono stati registrati casi in Giappone, Taiwan, Nepal, Tailandia, Vietnam, Singapore, Australia, Stati Uniti e Francia. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), le migliori precauzioni per difendersi dal coronavirus sono le consuete modalità contro i germi: lavarsi frequentemente le mani, cercare di non toccare il viso ed evitare il contatto ravvicinato con i malati.
Tuttavia, il CDC ha dato direttive agli operatori sanitari di fornire maschere chirurgiche a tutti i pazienti che presentano sintomi assimilabili al coronavirus, molto simili a quelli dell’influenza, e alle persone che sono stati recentemente a Wuhan, primo focolare dell’epidemia. Indossare mascherine riduce il rischio che una persona potenzialmente infetta possa diffondere il coronavirus ad altri attraverso la saliva. Negli ultimi anni le immagini di persone che indossano maschere per il viso sono diventate emblematiche dei grandi focolai di malattie, da Ebola a Sars, e questo caso non fa differenza, tanto che molte città asiatiche già segnalano la carenza di mascherine dagli scaffali di supermercati e farmacie.
Ma queste mascherine chirurgiche funzionano davvero? La risposta è sì, a patto che vengano cambiate frequentemente e smaltite correttamente, e che siano associate a una buona igiene personale. “Se non le cambi abbastanza regolarmente, potrebbero potenzialmente iniziare a intrappolare i virus che alla fine possono spostarsi attraverso quella maschera nel tratto respiratorio” spiega al Telegraph Jonathan Ball, professore di virologia molecolare all’Università di Nottingham. Molto più efficaci, ma non infallibili, sono le mascherine N95, che hanno una tenuta più stretta intorno al naso e alla bocca, e quindi non sono adatte alle persone con problemi respiratori.
In Italia si registrano casi di coronavirus, per questo motivo, soprattutto quando si usano durante l’attività fisica, è essenziale scegliere la mascherina giusta tra i molti modelli presenti sul mercato: ci sono quelli che coprono l’intera parte inferiore del viso, altri che coprono solo la bocca; alcuni più leggeri altri dotati di sofisticati filtri multistrato.
Ecco i modelli migliori di mascherine che abbiamo trovato online.
Scelta tra le migliori maschere antismog dall’Indipendent, la maschera ultraleggera Respro utilizza un tessuto elastico che consente al viso di respirare anche in condizioni di caldo e umido. Disponibile in quattro taglie, è equipaggiata con due valvole di espirazione e un fermaglio che mantiene la maschera aderente al viso.
Dotata di due filtri ai carboni attivi N99 con 6 strati, la maschera Newmax può rimuovere il 99% delle particelle di inquinamento sospese (PM 2.5) dall’aria che respiri, inclusi fumi di scarico, polvere, smog, fumo, polline, muffa, macchie e altri agenti inquinanti.
Il sistema di ventilazione aiuta a mantenere il viso fresco anche mentre si praticano sporto come corsa, camminata, ciclismo, motociclismo, sci…
Con i suoi 20 grammi, Totobobo è la maschera respiratoria riutilizzabile più leggera in commercio. La composizione in plastica trasparente e flessibile permette di adattarla al proprio viso ritagliando la forma giusta con un modello stampabile dal loro sito web. E la plastica trasparente la rende esteticamente meno invasiva delle concorrenti.
Adatta per la vita quotidiana, ma non per lo sport, la mascherina di O2TODAY riduce l’esposizione a inquinamento atmosferico, polvere, foschia, allergeni e agenti patogeni presenti nell’aria. La maschera include un filtro chirurgico e un filtro N95.
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