I prestiti per i pensionati vengono erogati normalmente da istituti di credito e società finanziarie, in particolare i primi. Non ci sono grandi problemi nella concessione dei soldi, anche perchè la pensione viene considerata un reddito piuttosto sicuro ed è improbabile che venga percepita, dato che dovrebbe fallire l’ente di riferimento (ipotesi più che remota). Tra le altre cose esiste la possibilità di ottenere una cessione del quinto della pensione, soluzione particolarmente adatta a chi ha problemi di protesto.
A questo punto non resta che cominciare ad entrare nel dettaglio e vedere come sia possibile ottenere l’accesso al credito. Il funzionamento è presto detto. Per accedere all’opportunità, bisogna semplicemente dimostrare di essere pensionati, poi l’erogazione avviene a condizioni agevolate. Ogni prodotto, poi, viene accompagnato di norma da un’apposita polizza assicurativa, una garanzia fondamentale per la banca oppure per la società finanziaria che vogliono avere certezze anche nel caso di decesso del titolare del prestito.
Le polizze in questione riescono a coprire l’importo che rimane nell’ipotesi di scomparsa prematura della persona a cui è intestato il finanziamento. Gli enti a cui fare riferimento sono diversi, non si tratta di un elenco esaustivo, ma di un primo abbozzo per cercare di divincolarsi in un mondo che è a dir poco intricato. Ecco di cosa si tratta:
Cassa del notariato;
Cassa Italiana di previdenza ed assistenza dei geometri liberi professionisti;
Cassa Nazionale Previdenza e assistenza forense (per gli avvocati);
Ente Nazionale di assistenza degli agenti e rappresentanti di commercio (enasarco)
Ente Nazionale di previdenza ed assistenza Farmacisti (Enpaf);
Ente Nazionale di previdenza ed assistenza lavoratori dello spettacolo (Enpals);
Ente Nazionale di previdenze ed assistenza medici ed odontoiatri (enpam);
Istituto Nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi);
Come già anticipato, è impossibile elencare in modo esaustivo tutti gli enti che esistono nel nostro paese e a cui ci si rivolge in questi casi. Ovviamente ogni settore lavorativo ne ha uno a cui chiedere ogni procedura da seguire. La richiesta avviene in maniera davvero semplice. Bisogna ovviamente contattare la banca di riferimento, sia tramite internet che di persona. I documenti necessari sono i seguenti: documento d’identità; codice fiscale; cedolino della pensione; estratto conto degli ultimi 6 mesi. Per accorciare i tempi necessari all’erogazione del finanziamento è bene portare questi documenti con se quando ci si reca negli uffici della banca o della finanziaria.
Una volta fatta la richiesta di prestito e allegati i relativi documenti bisognerà aspettare che l’istituto di credito ci comunichi l’esito. Quando l’esito finale è positivo, bastano pochi giorni per i soldi richiesti e l’accredito diretto sul conto corrente. In caso contrario, invece, occorre valutare insieme a un addetto se non è il caso di rivedere l’intera domanda oppure ci si può sempre affidare a un altro istituto di credito. Una soluzione molto interessante è quella di richiedere questi prodotti direttamente online.
Questo permette sia di velocizzare i tempi che di poter accedere a condizioni più vantaggiose (leggi la nostra guida ai prestiti personali veloci). Grazie ai finanziamenti via web, infatti, banche e finanziarie riescono a gestire le proprie pratiche con tempistiche minori e costi inferiori rispetto a quelli richiesti in filiale. Un vantaggio che, in buona parte, viene girato al consumatore. Il sito web dell’Inps contiene molte altre informazioni se si desidera ricevere qualche approfondimento in merito ai prestiti di cui abbiamo parlato. Anche gli altri siti internet degli enti previdenziali contengono altrettanti dati per non sbagliare e avviare la procedura in modo rapido e senza problemi.
Il mondo del trading online è unico nel suo genere. Come si può raccogliere la sfida? La buona volontà è la dote del successo nella vita, la stessa che accomuna qualsiasi settore. Fare trading spaventa tutti eppure non è troppo complicato se si seguono pochi e pratici consigli. In particolare, si deve entrare nell’ottica che soltanto un apprendimento progressivo e costante è l’unica soluzione per effettuare al meglio ogni operazione. La fretta è spesso cattiva consigliera e questo ambito lo conferma pienamente.
Si può fare trading anche sulle materie prime. Per definirle si usa un termine inglese, “commodities”, e possono essere di vario tipo: metalli, prodotti agricoli, carne bovina e molto altro ancora. L’investimento riguarda l’andamento della materia prima di riferimento, dunque si può guadagnare anche “scommettendo” su una perdita di valore. Uno dei punti di forza delle materie prime è la grande vastità di tipi diversi di commodities sulle quali si ha l’occasione di operare, a seconda del broker scelto. Non meno intriganti per chi vuole fare trading sono gli indici di Borsa. Possono spaventare ma una volta compreso il funzionamento tutto diventa più semplice.
Quando si parla di veggenza c’è sempre un certo scetticismo per quel che riguarda la credibilità di chi possiede questa capacità. Il caso di Diana è diverso. Chi è Diana? Fin dalla più tenera età questa veggente prodigiosa ha ricevuto un vero e proprio regalo dal cielo. Quando era in fasce, comunque, nulla faceva pensare a quello che sarebbe successo effettivamente. Oggi può essere considerata una delle cinque veggenti più grandi al mondo. Di norma il poter viene trasmesso nella famiglia di generazione in generazione, al contrario la storia di questa signora è la classica eccezione che conferma la regola.
Lei è in grado di aiutare tante persone nel modo più incredibile e sbalorditivo. Diana può dare tanto conforto per le seguenti ragioni, tutte descritte con la prima persona usata dalla stessa donna:
Questa è una delle “recensioni” più interessanti: “Sono realmente stupito dei risultati, il mio approccio alla vita quotidiana è cambiato totalmente, adesso posso dire di essere una nuova persona. Ho piena fiducia nelle mie qualità e gli effetti si notano ogni giorno sempre di più. Sono riuscito ad acquistare una nuova casa e per il mese prossimo ho programmato una crociera. Grazie Diana, devo benedire il giorno che l’ho incontrata”. Una donna ha invece scritto il seguente ringraziamento: “Cara Diana, l’amico che mi ha fatto conoscere il suo sito, mi ha donato un regalo straordinario. Lei non è una Veggente comune, ma LA Veggente!
N26, un nome semplice e che identifica una banca con sede in Germania e un gradimento molto alto. Quali sono le particolarità di questo istituto di credito? La definizione più corretta è quella di “banca diretta”: il quartier generale si trova a Berlino e tra i vari servizi sono presenti un profilo base privo di costi e una carta di debito Mastercard messa a disposizione dei clienti. Ogni esigenza viene soddisfatta con opportunità interessanti. Chi non riesce a fare a meno dello smartphone può trovare pane per i suoi denti. In effetti l’home banking è tra i migliori in assoluto in ambito creditizio, quindi ogni singolo movimento può essere gestito e controllato tramite il telefono.
Ecco perchè la clientela sfrutta al meglio le garanzie assicurative sui depositi, nel pieno rispetto della normativa che è stata stabilita per i paesi dell’Unione Europea. Un discorso a parte lo merita la carta messa a disposizione per chi fa parte della grande famiglia di N26. Questo strumento per i pagamenti è associato a un’applicazione creata ad hoc, in modo da gestire qualsiasi attività con lo smartphone. Codice IBAN e SWIFT sono associati alla carta stessa, inoltre non va dimenticata la totale assenza di filiali fisiche. L’app diventa dunque strategica e imprescindibile. L’apertura del conto non è assolutamente complicata.
L’applicazione consente di svolgere molti servizi. Ecco cosa è possibile fare: eseguire pagamenti, esaminare la lista movimenti ed il saldo attuale; controllare le statistiche mensili; bloccare temporaneamente i pagamenti online; modificare limiti di spesa e prelievo; interrompere pagamenti all’estero. Quali sono i conti disponibili in questo caso? N26 permette di aprire un conto base, un conto business e poi i cosiddetti conti “Black” e “Metal”. Ognuno di essi è stato pensato per soddisfare i vari tipi di clientela, pertanto le varie esigenze possono essere accontentate senza problemi. Queste sono le caratteristiche di ogni singolo conto.


La cessione del quinto può essere utilizzata dai pensionati (un quinto della pensione dunque) e dai lavoratori (un quinto dello stipendio) per chiedere un prestito che poi viene restituito in maniera particolare, cioè la trattenuta sulle due retribuzioni. Il caso dei pensionati merita un approfondimento in più. Il finanziamento viene garantito appunto dalla pensione, ma non può essere richiesta la cessione in tutti i casi, di conseguenza servono delle distinzioni accurate. Quali sono le eccezioni? Lo strumento non è attivabile quando si percepiscono pensioni sociali, come anche quelle relative alle invalidità civili. Inoltre, la cessione del quinto non è mai legata agli assegni mensili per assistere gli inabili.
Tra l’altro, per questo prestito è obbligatorio avere una adeguata copertura dal punto di vista assicurativo. Si tratta di un requisito che non può mancare visto che banche e società sono consapevoli del fatto che il titolare della prestazione potrebbe morire prima dell’estinzione completa. Prima ancora della richiesta vera e propria, comunque, ogni pensionato deve rivolgersi a una delle sedi Inps (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) presenti sul territorio per la fondamentale comunicazione della cedibilità della pensione. In pratica si tratta di un documento che indica l’importo massimo della rata mensile di questo prestito, il limite che non va superato. Il documento va poi presentato alla banca oppure alla finanziaria di riferimento. La rata dipende dal tipo di pensionato.
La possibilità di accedere al finanziamento dipende dalle convenzioni che sono state stipulate dall’ente previdenziale con le banche. L’istituto mette a disposizione l’elenco delle banche che sono autorizzate ad avviare la cessione del quinto tramite un addebito automatico sulla pensione. La convenzione si è resa necessaria per contenere in modo appropriato i livelli dei tassi di interesse, tutelando nel modo più ampio possibile i pensionati. I tassi sono pertanto più favorevoli rispetto a quelli del mercato “tradizionale”.