N26, un nome semplice e che identifica una banca con sede in Germania e un gradimento molto alto. Quali sono le particolarità di questo istituto di credito? La definizione più corretta è quella di “banca diretta”: il quartier generale si trova a Berlino e tra i vari servizi sono presenti un profilo base privo di costi e una carta di debito Mastercard messa a disposizione dei clienti. Ogni esigenza viene soddisfatta con opportunità interessanti. Chi non riesce a fare a meno dello smartphone può trovare pane per i suoi denti. In effetti l’home banking è tra i migliori in assoluto in ambito creditizio, quindi ogni singolo movimento può essere gestito e controllato tramite il telefono.
Tra l’altro, dettaglio che non guasta di certo, il tasso di crescita è a dir poco elevato e ammonta al 124% annuo. I clienti non possono che essere numerosi, si sta parlando di più di 500mila utenti che hanno dato fiducia alla banca teutonica. Il volume di trasferimenti ed operazioni arriva a superare i cinque miliardi di euro. N26 è in grado di venire incontro a ogni richiesta in termini di sicurezza. Nello specifico, è soggetta al regolamento della Banca Centrale Europea (BCE) e quindi si può essere sicuri della solidità in termini economici.
Ecco perchè la clientela sfrutta al meglio le garanzie assicurative sui depositi, nel pieno rispetto della normativa che è stata stabilita per i paesi dell’Unione Europea. Un discorso a parte lo merita la carta messa a disposizione per chi fa parte della grande famiglia di N26. Questo strumento per i pagamenti è associato a un’applicazione creata ad hoc, in modo da gestire qualsiasi attività con lo smartphone. Codice IBAN e SWIFT sono associati alla carta stessa, inoltre non va dimenticata la totale assenza di filiali fisiche. L’app diventa dunque strategica e imprescindibile. L’apertura del conto non è assolutamente complicata.
Anzitutto ci si registra con l’applicazione oppure si può fare tutto direttamente dal computer. L’autenticazione deve avvenire con una videochiamata e a quel punto l’istituto di credito provvede a inviare un messaggio di posta elettronica all’indirizzo indicato o un sms di conferma. Il requisito principale del cliente è la maggiore età, quindi bisogna aver compiuto 18 anni: la firma avviene praticamente a distanza e questo comporta un tempo di 14 giorni per esercitare l’eventuale diritto di recesso. L’autenticazione è necessaria ogni volta che si gestisce il conto dallo smarphone, così da evitare i pericoli che si corrono con i conti.
L’applicazione consente di svolgere molti servizi. Ecco cosa è possibile fare: eseguire pagamenti, esaminare la lista movimenti ed il saldo attuale; controllare le statistiche mensili; bloccare temporaneamente i pagamenti online; modificare limiti di spesa e prelievo; interrompere pagamenti all’estero. Quali sono i conti disponibili in questo caso? N26 permette di aprire un conto base, un conto business e poi i cosiddetti conti “Black” e “Metal”. Ognuno di essi è stato pensato per soddisfare i vari tipi di clientela, pertanto le varie esigenze possono essere accontentate senza problemi. Queste sono le caratteristiche di ogni singolo conto.
I conti base e business non hanno canoni mensili e autorizzano cinque prelievi gratuiti al mese, altrimenti si deve sostenere un costo pari a 2 euro. La carta Mastercard viene inviata a casa, inoltre c’è una commissione dell’1,7% da sostenere quando il prelievo avviene in valuta straniera. Il conto Black ha un canone mensile di 5,90 euro a cui è applicata la copertura assicurativa di Allianz Global. Non è presente alcuna commissione di prelievo sulle valute straniere. Infine c’è il conto Metal. Il canone mensile è di 14,90 euro, con tanto di carta Metal Mastercard, la quale include servizi aggiuntivi assicurativi e vip abbinati. La carta arriva entro tre giorni lavorativi.



La cessione del quinto può essere utilizzata dai pensionati (un quinto della pensione dunque) e dai lavoratori (un quinto dello stipendio) per chiedere un prestito che poi viene restituito in maniera particolare, cioè la trattenuta sulle due retribuzioni. Il caso dei pensionati merita un approfondimento in più. Il finanziamento viene garantito appunto dalla pensione, ma non può essere richiesta la cessione in tutti i casi, di conseguenza servono delle distinzioni accurate. Quali sono le eccezioni? Lo strumento non è attivabile quando si percepiscono pensioni sociali, come anche quelle relative alle invalidità civili. Inoltre, la cessione del quinto non è mai legata agli assegni mensili per assistere gli inabili.
Tra l’altro, per questo prestito è obbligatorio avere una adeguata copertura dal punto di vista assicurativo. Si tratta di un requisito che non può mancare visto che banche e società sono consapevoli del fatto che il titolare della prestazione potrebbe morire prima dell’estinzione completa. Prima ancora della richiesta vera e propria, comunque, ogni pensionato deve rivolgersi a una delle sedi Inps (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) presenti sul territorio per la fondamentale comunicazione della cedibilità della pensione. In pratica si tratta di un documento che indica l’importo massimo della rata mensile di questo prestito, il limite che non va superato. Il documento va poi presentato alla banca oppure alla finanziaria di riferimento. La rata dipende dal tipo di pensionato.
La possibilità di accedere al finanziamento dipende dalle convenzioni che sono state stipulate dall’ente previdenziale con le banche. L’istituto mette a disposizione l’elenco delle banche che sono autorizzate ad avviare la cessione del quinto tramite un addebito automatico sulla pensione. La convenzione si è resa necessaria per contenere in modo appropriato i livelli dei tassi di interesse, tutelando nel modo più ampio possibile i pensionati. I tassi sono pertanto più favorevoli rispetto a quelli del mercato “tradizionale”.
La forma plastica non rappresenta la figura, ma la sublima, ne trasforma l’essenza, la cala e la isola nello spazio reale e, isolandola, la idealizza: forma-oggetto che risolve in sé ogni relazione spaziale, si racchiude in un involucro impenetrabile, si pone come presenza altamente problematica dell’ideale nel reale, dell’assoluto nel relativo. Questa frase di Antonio Canova spiega molto bene il suo credo e il suo modo di lavorare. In occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale è uscita un’opera dedicata proprio al celebre scultore vissuto a cavallo tra il ‘700 e l’800. Si tratta di “Antonio Canova, il segno della bellezza”, un volume prezioso e che riesce a condensare in modo preciso e accurato grandi competenze, sia artistiche che culturali, per comprendere meglio chi era questo straordinario personaggio.
Il docente ha dedicato gran parte dei propri studi ad Antonio Canova, quindi il volume raccoglie tutti i suoi testi con una suddivisione in tre parti. La prima è quella che tratta e delinea il Canova scultore, mentre la seconda riguarda i dipinti realizzati (Canova era anche un apprezzato pittore), i disegni e anche le incisioni. Inoltre c’è la terza sezione in cui si parla del metodo di lavoro dello scultore nello specifico. Pavanello ha anche dato vita a un testo inedito, una vera chicca per gli amanti del genere. In pratica il professore ha descritto come nessun altro avrebbe saputo fare il percorso umano di Antonio Canova, unico e inimitabile, oltre a quello artistico.
Le pagine sono circa 400, complete di riproduzioni fotografiche e scatti pregevoli per guardare da vicino le migliori opere di Antonio Canova. L’attenzione nei confronti del genio del marmo è ancora altissima, come testimoniato da una notizia che è apparsa su tutti i giornali in questi ultimi giorni. Uno dei suoi busti è stato venduto a Montecarlo a ben 2,5 milioni di euro, una cifra davvero importante. Si sta parlando della scultura che raffigura Lucrezia d’Este, la nipote del Re di Francia Luigi XII, una donna che visse nel ‘500. L’opera invece risale al 1821 e non veniva mostrata in pubblico dal lontano 1928, oltre nove decenni fa per la precisione.
I cartoni animati hanno cresciuto e faranno ancora crescere tantissime generazioni. Sono una presenza fissa delle famiglie con bambini piccoli, ma anche i ragazzi apprezzano e non poco. Per ogni periodo c’è una sigla o una storia che vale la pena ricordare anche a distanza di anni con un certo brivido che ci fa piacere e che ci fa tornare piccoli. I canali della pay tv propongono un’offerta molto variegata da questo punto di vista, di conseguenza i programmi dedicati al mondo dell’infanzia sono per ogni gusto e ogni esigenza. Le serate e soprattutto i pomeriggi sono molto piacevoli grazie a trasmissioni pensate su misura, qualche esempio?
Tra l’altro non va dimenticata l’App Sky Kids che dà la possibilità ai genitori di gestire la visione dei figli. Mediaset Premium non è da meno in questo ambito. Il pacchetto dei canali include una serie di proposte gratuite al 100% che sono tagliate su misura per i bambini e i ragazzi. Boing è l’esempio principale: da tanti anni ormai la sua programmazione accompagna in modo allegro e divertente gli anni più spensierati dei bambini e non solo. La pay tv sa sempre come stupire e queste trasmissioni ne sono una chiara conferma. I telefilm e i cartoni animati sono di grande impatto e non stancano mai, senza dimenticare i documentari e le avventure di personaggi iconici.
La pay tv deve garantire proprio questo, con tutte le funzioni del caso come quella del “parental control” che consente ai giovanissimi di guardare soltanto contenuti protetti e adatti, senza il rischio di imbattersi in qualcosa di sgradito. A questo punto sorge spontanea una domanda: come si possono confrontare tutti questi servizi? L’abbondanza di programmazioni è senza dubbio un vantaggio, ma non si può negare che si può avere un minimo di difficoltà nel selezionare il prodotto migliore. Uno strumento utile per orientarsi meglio tra tantissimi canali è quello di ComparaSemplice.it. Si tratta di un comparatore pensato appositamente per la pay tv che aiuta genitori e figli nel cliccare sul telecomando.

