L’etichetta sulla confezione ci fornirà le informazioni necessarie a fare la scelta giusta:
- Tipo di legna, provenienza e anno di produzione
- Dimensione
- Potere calorifico
- Residui di cenere e altre sostanze
- Percentuale di umidità
Il Faggio e Abete sono i legni migliori per produrre pellet, il colore può variare e non determina la qualità del prodotto mentre la presenza di eccessiva polvere nel sacco è indice di bassa qualità in quanto indice di sgretolamento del prodotto che se non ben compresso brucerà troppo velocemente.
Una volta scelto il tipo di legno occorrerà guardare la percentuale di residuo fisso che più e basso migliore è la combustione, dato che lo stesso è indice di purezza del prodotto, il valore non dovrebbe superare 1%.
L’umidità e anch’esso un dato importante in quanto maggiore è la stessa, minore sarà la resa calorica in quanto parte della combustione servirà a farla evaporare. Il valore quando inferiore al 10% sarà un buon segnale di qualità.
L’elevata presenza di inquinanti come cadmio, mercurio, arsenico, piombo, colla, plastica indicano che il prodotto non è puro e la qualità potrebbe esserne compromessa. Ricordate che i prodotti migliori sono quelli composti da legni vergini!
Il potere calorifero di un buon pellet oscilla da 4,7 a 5,5 kWh/kg, valori inferiori sono indice di bassa resa che andrebbe a rendere vano un eventuale acquisto basato solo sul prezzo.
La qualità principale del pellet è data dalla sua elevata resa termica (superiore all’80 per cento) e dal suo bassissimo residuo finale di ceneri (0,58 per cento). Ovviamente facendo attenzione alla qualità del pellet.
Infine è altrettanto vero che il pellet è ecologico. A differenza di altri combustibili, il legno brucia anidride carbonica o biossido di carbonio in modo naturale.
Durante la combustione, viene liberata nell’aria la Co2 in misura uguale a quella accumulata nel legno durante la sua crescita. I pellet non contengono, inoltre, alcun additivo chimico o sintetico aggiunto che potrebbe venir liberato durante la combustione dei granuli nelle stufe.
Ora vi sarà più semplice stabilire qual è la migliore marca di pellet per voi, quale pellet scegliere, buona scelta.
In conclusione: l’acquisto di un buon prodotto è dato dai valori medi sopra riportati diffidate da prezzi troppo bassi che potrebbero invogliare all’acquisto ma rivelarsi alla fine dei conti più costosi in quanto la resa calorica sarà inferiore, inoltre si corre il rischio di aumentare la manutenzione straordinaria della stufa che effettuata da tecnici specializzati avrà un costo notevole che ovviamente vorremmo evitare.
Vi sono ulteriori informazioni che potrebbero aiutarci a scegliere ma come titolato questa è una miniguida al corretto acquisto del pellet e le informazioni in essa contenuta sono sufficienti per mettere in condizione l’utente medio ad operare un corretto acquisto e godersi così la propria stufa coscienti di aver acquistato il prodotto ottimale per i nostri bisogni e le nostre tasche!
Lascia un commento